Constantin Esarcu, membro fondatore della Società Culturale Ateneo Romeno, è stato l’iniziatore della costruzione di un palazzo della scienze, dell’arte e della cultura e sempre lui ha iniziato la campagna della raccolta dei fondi attraverso una colletta pubblica, lanciando il famoso slogan: "Daţi un Leu pentru Ateneu!" ("Date un Leu per l'Ateneo").
Nel 1886, si mette la prima pietra da fondamenta dell'edificio, di ciò che diventerà l’Ateneo Romeno. Il fatto sta che sul luogo scelto per la costruzione, esisteva già delle fondamenta per la costruzione di un circo. L'architetto doveva così adattare il progetto alla forma circolare preesistente, opera unica e singolare nello spazio architettonico del tempo.
Il 14 febbraio 1888 l'edificio è stato inaugurato con una conferenza tenuta da Alexandru Odobescu, e nel 1989 l'orchestra Filarmonica diretta da Eduard Wachman ha sostenuto qui il primo concerto.
Il nome, che deriva dalla dea Atena e l'aspetto da un antico tempio greco, aumenta il carico culturale e spirituale della costruzione. Il frontone triangolare dall’ingresso è sostenuto da sei colonne ioniche e sul frontespizio sono posati cinque medaglioni a mosaico, raffigurante cinque figure di grandi regnanti romeni: Alexandru cel Bun, Neagoe Basarab, Vasile Lupu, Matei Basarab e il re Carlo I. La maestosa hall dell’ingresso comprende 12 colonne doriche in marmo di Carrara che sostengono la sala da concerto. Quattro scale monumentali, a spirale ed una scala d’onore portano il pubblico alla sala da concerto. Al centro del primo piano della scala d'onore, domina il busto del grande compositore romeno George Enescu.
I circa 1000 posti a sedere sono disposti a forma di anfiteatro greco-romano ed offre una perfetta visibilità da qualsiasi luogo. L’immensa cupola, riccamente decorata, assorbe il fondo vocale e strumentale e lo distribuisce attraverso il riverbero verso l’auditorio. L’eccezionale acustica della cavità sonora colloca la sala da concerto come una tra le migliori costruzioni del suo genere, non solo in Europa ma in tutto il mondo.
Sotto la cupola, intorno alla sala, si svolge il più grande affresco di tema storico della Romania, dipinto da Costin Petrescu. Ci sono 25 scene storiche rappresentative, della "conquista della Dacia da parte dell'imperatore Traiano" al periodo regio, sotto re Carlo I e Ferdinando. Come aspetto d’interesse spirituale, c’è da dire che la scena "dell’ingresso di Michele il Bravo ad Alba Iulia " è stato dipinto di colui che sarebbe diventato il grande Confessore Arsenie Boca, soprannominato dai fedeli, "il Santo dalla Transilvania". Allora si chiamava Zian e fu allievo del pittore Costin Petrescu.
Nel corso del tempo, qui si sono lanciati ed hanno concertato musicisti e compositori di fama nazionali ed internazionali. L’Ateneo romeno diventa sede della Filarmonica ”George Enescu", e dal 1958 ospita il Festival Internazionale "George Enescu", dove partecipano musicisti ed orchestre di grande prestigio di tutto il mondo.