I 18 villaggi che dispongono di un enorme patrimonio etnologico, architettonico e storico, raccolgono un insieme inestimabile di arte popolare. In nessuna parte del mondo la transumanza non accade con tanto carico ancestrale. E come se arrivasse da oltre il tempo.
Le testimonianze archeologiche attestano la presenza umana su queste terre fin dal periodo Paleolitico Medio (circa 100.000 - 40.000 a.C.). L'area s’iscrive nei più antichi insediamenti dell’etnogenesi romena, attestati già dal sec. XII: Răşinari - 1200, Tălmaciu - 1318, Orlat - 1322, Sălişte - 1354.
Dal punto di vista architettonico, la „casa mărgineană” rappresenta una delle forme più originali di architettura popolare romena, che si distingue per l’equilibrio dell'assemblaggio e per la tessitura delle forme. La gente porta ancora l’arcaico costume popolare, tipico di Sibiu, con motivi accuratamente cuciti, alternando il bianco ed il nero.
La musica ed il ballo della gente sono ancora vivamente presente qui. Le canzoni pastorali - jienele, tontoroiul, învârtita, doina şi bătuta - si fondono armoniosamente con le danze popolari - căluşarii, brâul, sârba, haţegana, jiana. Il fascino della zona è arricchito da un’aria forte e pura che discende dai boschi delle montagne, dai meravigliosi paesaggi che la circondano, dalla proverbiale ospitalità degli abitanti del villaggio e dalla tipica atmosfera di campagna.
"Mărginimea Sibiului è la terra dove le campane di bestiame ed il rumore dei cari trainati da cavalli ti svegliano la mattina; dove il profumo dei pagliai, dei prati fioriti e delle greggi di pecore sparse ti portano il pensiero in un regno lontano. È il luogo dove, d'inverno i bambini giocano con le slitte sulle strade laterali, avvolte nel fumo del fuoco di legna".
Considerata "destinazione di eccellenza", Mărginimea Sibiului è diventata un’attrazione per i turisti stranieri, diventando "la più romantica zona di ecoturismo nel mondo", come la rivista Forbes lo definisce.
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