Fin dall'inizio di questo luogo di culto, pellegrini, credenti, abitanti delle città, pastori, locali o semplicemente persone di altre zone di passaggio hanno trovato in questo luogo meraviglioso, carico di spiritualità, serenità e pace della mente. Testimonianze riportano l'esistenza di un eremo di legno, costruito dai pastori di Săcele intorno al 1770. La chiesa esistente, dedicata alla “Santa Trinità” e alla “Dormizione della Madre di Dio”, fu eretta tra il 1835 e il 1839, da due fratelli ieromonaci della Transilvania.
La chiesa del Monastero di Cheia è un vero capolavoro architettonico realizzato in stile tradizionale valacco dai maestri costruttori locali. Naum Zugravul è colui che ha realizzato l'affresco interno ed esterno, che colpisce per la sua bellezza e arte. La pala d'altare in legno dorato e scolpito, realizzata in stile barocco da costruttori viennesi, è un gioiello, una vera opera d'arte. Le icone reali, di rara bellezza, sono opera del pittore romeno Gheorghe Tatarescu. Furono rivestiti d'argento in un secondo momento dal maestro Lazar di Ploiesti.
La chiesa è circondata su tre lati dalle celle dei monaci, costruite nel 1844. La cappella dedicata alla “Dormizione della Madre di Dio”, eretta tra il 1924 e il 1927, ha una torre sopra il naos, dipinta ad olio, in stile neobizantino, da Grigore Ceopiu. Gli splendidi banchi e la pala d'altare in legno di ciliegio scolpito, opera dello scultore Profilescu, completano maestosamente il capolavoro. Nel tempo, nei pressi del monastero si sviluppò un piccolo insediamento, inizialmente chiamato Teleajan. Questa è la località montana di Cheia dei nostri giorni, che gode di un paesaggio eccezionale e di un'aria altamente ozonizzata, favorevole alla cura di diverse malattie.
Qui sono disponibili varie forme di turismo, dall'escursionismo in montagna all'alpinismo, sport invernali e mountain bike, gite e visite al monastero di Cheia, al monastero di Suzana, al lago Maneciu. Cheia dista solo 60 km da Ploiesti e 130 km da Bucarest.
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