Il vino ha una lunga storia nella regione Dobrogea della Romania, fin dai tempi del poeta romano Publio Ovidio Nasone (43 a.C.-17 d.H.), il primo che ha parlato dell’attività vinicola di questa zona. I documenti storici dimostrano che il vino è sempre stato prodotto in Romania e che questo vino è stato molto apprezzato in altri paesi.
Tra il XIV e il XIX secolo ci fu una migrazione intensa di vini locali tra i principati romeni e i paesi vicini. Molte varietà di vini stranieri sono state portate nel paese in quel momento. Per esempio, durante l'occupazione ottomana, sono stati importati varietà come Afuz Ali, Ceauș alb, Ceauș roz, Razachie albă, Razachie roșie, Sultanină, ecc, e ciò ha contribuito all’arricchimento di una già vasta offerta di vini.
Ma la viticoltura in Romania ha subito un colpo duro nella seconda metà del XIX secolo, con l’invasione della fillossera. La fillossera è un insetti dell’America del Nord che distrugge le radici e le foglie della vite. Come conseguenza, molte varietà romene sono state irrimediabilmente perse. Tra le poche varietà che sono riuscite a sopravvivere fino ad oggi sono Fetească albă, Fetească regală, Grasă de Cotnari, Galbenă de Odobești, Zghihară de Huși, Frâncușă, Crâmpoșie (per i vini bianchi); Fetească Neagră, Băbească neagră (per i vini rossi) e Tămâioasă românească e Busuioacă de Bohotin (per i vini aromatizzati).
Nel 1907, nel tentativo di recuperare i vigneti persi, gli scienziati hanno piantato oltre 10 ettari con varietà francesi come lo Chardonnay, Clairette, Pinot Grigio, Pinot Nero, Folle Blanche e Malvoisie. George Nicoleanu e Vasile Brezeanu hanno considerato che le condizioni climatiche e del suolo di Dobrogea sono simili a quelli della regione francese Champagne e quindi hanno deciso di creare un centro per la produzione di vini frizzante presso la cantina Murfatlar. Ma le condizioni si sono dimostrate meno favorevoli per i vini frizzanti che per i vini dolci e demi-dolci, motivo per cui hanno deciso ulteriormente di concentrare gli sforzi su questi tipi di vino. E per fortuna, esse si sono dimostrate di essere un grande successo sul mercato internazionale.
Oggi, il vigneto Murfatlar si estende su 3.000 ettari lungo il Canale Danubio-Mar Nero. La qualità dei vini Murfatlar è dovuta sia per le varietà delle uve coltivate qui sia alle condizioni climatiche favorevoli della zona. Il clima continentale, con estati calde, autunni lunghi e precipitazioni scarse assicurano una lunga esposizione al calore e alla luce solare. il suolo arido e calcareo e la vicinanza al Mar Nero sono fattori altrettanti importanti nella creazione dei vini di alta qualità.
Fonti:
„Istoric”, Organizaţia Naţională Interprofesională Vitivinicolă, disponibile su: http://www.oniv.ro/page.php?id=321&info=398, Acceduto il: 02.09.2015.
Onogea, Andreea, „VITICULTURĂ ROMÂNEASCĂ: Podgoria Murfatlar”, Agerpres, 22 Iulie 2015, disponibile su: http://www.agerpres.ro/flux-documentare/2015/07/22/viticultura-romaneasca-podgoria-murfatlar-11-18-16, Acceduto il: 02.09.2015.
Onogea, Andreea, „DOCUMENTAR Istoricul viței-de-vie în epoca modern”, Agerpres, 2 Octombrie 2014, disponibile su: http://www.agerpres.ro/flux-documentare/2014/10/02/documentar-istoricul-vitei-de-vie-in-epoca-moderna-10-31-26, Acceduto il: 02.09.2015.