Dopo quattro anni di lavori, restauri, ristrutturazioni e ricostruzioni, il complesso Brancovenesc di Potlogi viene portato alla luce. E' il primo palazzo costruito per l’ordine del principe Constantin Brancoveanu, nel 1698, per essere lasciato in eredità al suo primo figlio. Il sito scelto è strategico, situato all'incrocio delle vie che portano verso le due capitali della Valacchia: Bucarest e Targoviste.
Qui, il principe ha avuto una tenuta impressionante, con bellissimi giardini, una casa boiarda, e nel 1639 ordina la costruzione della Chiesa di San Dumitru, che si conserva ancora oggi.
Con una superficie costruita di 3.400 mq ed un cortile di 23.000 metri quadrati, il complesso comprende: il cortile, il giardino, il palazzo, la chiesa, le mura del cortile e dei frammenti della vecchia casa. Il cortile rettangolare è circondato su tre lati da un muro ed è diviso in tre segmenti: il cortile di ricevimento, il cortile di servizio ed i giardini dietro il palazzo.
Il palazzo è un edificio rettangolare con una cantina a volta (coperto da quattro calotte sferiche), piano terra (con cinque camere) ed il piano superiore. L’accesso al primo piano si fa tramite una scala esterna che porta ad un gazebo monumentale. I soffitti del piano di sopra sono coperti con delle volte da monastero e le pareti conservano ancora dei bellissimi fiori in stucco.
All'esterno, il palazzo conserva frammenti di stucco, simili a quelli che si trovano all’interno. Nel cortile si trovano ancora dei resti della fondazione antica, le cantine e una parte delle mura della vecchia casa. Il complesso di Potlogi, rappresenta un nucleo di riferimento dell’architettura dello stile di Brancoveanu, sia in termini di struttura architettonica, sia per quanto riguarda l’arte decorativa, esso ispirando la costruzione del secondo palazzo, costruito a Mogosoaia (nei pressi di Bucarest) nel 1712.
Oltre stile architettonico, i due palazzi hanno un’altra caratteristica comune: l’inquadramento in una perfetta simmetria con il paesaggio esterno, centrato nei giardini ben allestiti e delle distese di acqua. Le sculture e le pitture murali all'interno, ricche di motivi floreali e vegetali, vengono come un’estensione della natura maestosa dall'esterno verso l'interno.
Fonti: www.muzee-dambovitene.ro