Il monastero Darvari inizia la sua storia nel 1834, durante il regno di Alexandru Ghica-Voievod, quando i coniugi Mihail ed Elena Darvari (della famiglia Buzeşti) acquistarono un appezzamento di terreno dai fondatori della Chiesa dell'Icona. Qui è stata costruita una piccola chiesa senza torre, che sarà dedicata a “S. Imperatori Costantino ed Elena ”. Un anno dopo, nel 1835, in questo luogo si stabilì la prima comunità monastica di monache. Tuttavia, nel 1865, le monache furono costrette a lasciare l'eremo, a seguito della legge di secolarizzazione adottata dal principe Alexandru Ioan-Cuza.
Dal 1869, l'insediamento si trasformò in un monastero di monaci, dopo che i monaci romeni del monastero di Prodromul sul Monte Athos, passando per Bucarest, ricevettero il consenso della famiglia Darvari a rifugiarsi nel monastero abbandonato. Tra il 1933 e il 1934, Mihai Darvari (nipote di Mihail Darvari) fa ricostruire la chiesa e rinnovare le celle.
La chiesa a forma di croce è costruita in mattoni, nello stile architettonico romeno (olteniano-valacco). È una piccola chiesa, ma molto bella e ben tenuta. Lo splendido affresco, opera del pittore Keber realizzato nel 1934, è stato restaurato nel 1967.
La cappella, splendidamente decorata, ha una splendida iconostasi scolpita in miniatura. A nord della chiesa si trova un edificio che ospita le celle, mentre a sud c’è un altro edificio che comprende l'abate e il refettorio.
Il cortile, con vicoli lastricati e marciapiedi, è circondato da un alto muro di mattoni imbiancati. Sul bordo del vicolo all'ingresso si trova un tiglio secolare ed alla sua destra si trova una fontana utilizzata per l'irrigazione del parco, ma anche per l'acqua potabile.
Pellegrini e turisti a Bucarest, se volete uscire dal caos e dalla frenesia della città ed entrare in un altro mondo, se volete rilassarti fisicamente e mentalmente, se volete ricaricare la vostra anima ed il vostro spirito, non esitate a fermarvi al monastero di Darvari. Un monastero nel cuore della città, ma che vi porta fuori dal mondo tumultuoso e vi trasporta sulle ali levigate della pace, della tranquillità e della serenità.
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