Qual è il legame tra le querce, i noccioli, i carpini, il cane di razza Lagotto Romagnolo e una certa specie di funghi? A prima vista, molto probabilmente sembra non vi sia alcun legame. Ma gli intenditori potrebbero pensare ad una delle specialità culinarie più costose e più popolari del mondo: il tartufo.
In Romania, i tartufi crescono spontaneamente, di solito nei boschi decidui o possono essere coltivati su terreni preparati appositamente per questo tipo di coltivazione (forestazione con diverse specie di alberi).
Uno dei tanti vantaggi della coltivazione dei tartufi è che non è necessario utilizzare fertilizzanti dunque, possiamo parlare di un’agricoltura eco. Vale la pena di menzionare il fatto che la piantagione di tartufo è soprattutto un pezzo di terra dove crescono alberi (o noccioli) quindi una "fetta" di verde in armonia con la natura.
In Romania, la coltivazione dei tartufi è ancora in via embrionale – vi è un numero molto ridotto di piantagioni con piantine micorrizate. Nessuna di queste piantagioni sta dando frutti ancora. Un micorrize è un alberello di nocciolo, quercia, pino o carpine "modificato" in laboratorio - la radice viene "infestata" con micelio di tartufo. Tra gli alberi ed i tartufi nasce dunque un rapporto simbiotico. I tartufi crescono sottoterra (circa 10 – 40cm ) e possono essere trovati solo da cani addestrati (razza Lagotto Romagnolo) Questa ricerca di funghi viene chiamata "caccia al tartufo" e può essere un'attività veramente ricreativa per tutti gli amanti della natura.
Anche se l'Unione Europea non prevede fondi per la coltivazione del tartufo in Romania, si prevedono invece finanziamenti per la forestazione e la coltivazione del nocciolo. In conclusione possiamo ottenere sovvenzioni per la cultura del tartufo - se non per i funghi stessi, almeno per piantare alberi.
La Romania ha forse i più puliti terreni agricoli dell’Europa. L’economia precaria degli ultimi decenni ha fatto sì che l’agricoltura non prendesse la direzione delle coltivazioni intensive, con tutte le conseguenze negative per il suolo che queste comportano - uso diffuso di fertilizzanti artificiali e pesticidi. Pertanto, è uno dei pochi paesi europei adatto all’agricoltura ecologica e biologica.
Le piantagioni di tartufo iniziano a produrre dal quarto anno (piccole quantità però) ma gli esperti dicono che diventano veramente redditizi nel decimo anno dopo l'impianto. Il vantaggio delle coltivazioni di tartufo è che la loro vita è di 40-50 anni e la manutenzione è piuttosto a basso costo. Il profitto è doppio - da un lato, la raccolta e la vendita di tartufi, e d'altra parte, la vendita delle nocciole e del legno da piantagioni (rovere, pino)
I tartufi richiedono terreno speciale con un particolare pH. E’ infatti consigliabile far fare un'analisi del terreno da un professionista prima di creare una piantagione di tartufi. Le specie di tartufo che sono adatte al clima della Romania è il tartufo francese (nel sud e ovest del paese dove il clima è più mite) e tartufo di Borgogna (nel nord)