Il vino è una bevanda alcolica, è una medicina, è una bevanda euforica, è un modo per sentirsi bene con se stessi, ma è anche un ottimo modo per accompagnare gli incontri tra amici, annulla le inibizioni e sviluppa l'immaginazione.
Sin dai tempi antichi, il vino ha avuto un certo fascino ma ha anche provocato divieti che, come ogni cosa proibita approfondisce il mistero, provoca l'immaginazione e risveglia la curiosità. Oggi ci troviamo indifesi davanti agli scaffali dei negozi, assaliti da una moltitudine di offerte. - Come acquistiamo un buon vino? - Che cos'è un buon vino per noi?
L'attenzione dell'acquirente del vino dovrebbe essere diretta prima di tutto sull'etichetta della bottiglia di vino, che rappresenta il biglietto da visita del vino. Personalizza graficamente la bottiglia, conferendo al prodotto un'identità visiva, e fornisce anche indicazioni corrette sul contenuto. L'etichetta o la confezione rappresentano il primo contatto dell'acquirente con il prodotto e qui le preferenze estetiche possono attrarre o rifiutare un prodotto.
La lettura corretta dell'etichetta fornisce le informazioni sul vino: categoria di qualità del vino (DOC), origine geografica (regione, paese), imbottigliatore o produttore, anno di raccolta, denominazione del vino, gradazione alcolica, volume nominale, tipo di vino, numero di verifica ufficiale, così come l'affermazione: "contiene solfiti". Le informazioni pubblicitarie o di valutazione non sono consentite sull'etichetta, ma le informazioni sul colore del vino o l'associazione con vari piatti sono accettate su un'etichetta speciale applicata sul retro della bottiglia.
Il prezzo del vino è un altro indicatore della qualità del vino per molti consumatori di vino. Il prezzo riflette la qualità del vino ma anche l'investimento in pubblicità od i costi di produzione. Gli attributi come "buono" o "cattivo" indicano la qualità del vino, più precisamente il suo carattere, che gli conferisce unicità. Il gusto differisce e l'apprezzamento è soggettivo, un vino "buono" non piace a tutti, mentre un vino "cattivo" soddisfa la maggioranza. Tutti possono apprezzare il vino, in modo semplice: si apre la bottiglia, si assaggia il vino e si apprezza il gusto.
Naturalmente, le enoteche professionali offrono degustazioni di vini professionali con tutti i dettagli relativi ai prodotti. I criteri di base per la valutazione del vino sono: il colore, l'odore, la consistenza, la sensazione che il vino dà in bocca, ma al di là di questi dettagli tecnici ciò che conta davvero non è il vitigno od il tipo di vino, ma il sensuale ricordo di ognuno di noi, la compagnia ed il piacere di gustare un bicchiere di vino. Salvador Dalì ha detto: "Chi sa assaporare, non beve più vino, ma assaggia segreti."
Riferimenti: Priewe, Jens - Il vino, dall'uva al bicchiere, Casa editrice Casa, Oradea, 2015