Tradizioni20 luglio 2015

Sant’Elia porta fulmini e tuoni

Immaginate un santo nervoso... Il 20 luglio, i romeni festeggiano Sant'Elia. In questo giorno, tutti si aspettano che piova con tuoni, fulmini e tempeste, perché Sant'Elia fa giustizia.

Sant'Elia

Sant'Elia

Si dice che quando Dio creò il mondo, il diavolo venne e disse: "Tu hai un popolo intero, ma io sono solo!" Poi Dio portò acqua per il diavolo e lo consiglio come crearsi dei diavoli. Ma il diavolo fece così tanti demoni, che non ebbero più spazio. Poi il diavolo disse a Dio che voleva iniziare la guerra.

Siccome in quel tempo non c’erano dei santi, Dio fu costretto a chiamare la gente per lottare contro il diavolo. Ma per poter andare alla guerra, gli uomini dovevano tuffarsi in mare e nessuno lo voleva fare. In questa situazione, Dio decise che si doveva tuffare il più brutto, ma nessuno voleva tuffarsi, affermando di essere tutti belli.

A un certo punto, arrivò una carrozza con quattro cavalli e un nobile. Era la carrozza di Sant'Elia. Il nobile chiese che problema ci fosse e cosa ci facessero tutte le persone radunate in quel luogo. Quando Dio spiegò che cosa stava succedendo, Sant’Elia disse: "Mi tuffo io in mare con la mia carrozza!" Poi ordinò al suo cocchiere di coprire gli occhi dei cavalli. Questo fece quello che aveva detto il suo padrone e disse di essere anche lui disponibile a tuffarsi in mare.

I due fecero ciò che avevano promesso a Dio e Lui costruì per loro una strada fino al cielo perché non annegassero. A Sant'Elia Dio diede la spada e il cannone e quando cominciò la guerra con i demoni il santo li uccise tutti.

I corpi di alcuni demoni rimasero in cielo e si dice di non alzare lo sguardo quando stanno cadendo delle stelle, perché non sono altro che i corpi dei diavoli morti. Da allora, quando ci sono i fulmini, si crede che Sant’Elia picchia con la spada e il cocchiere brucia con il suo cannone.[1]

In questo giorno, si ritiene che Sant'Elia causa tuoni, pioggia torrenziale e incendi, essendo lui a decidere dove cada la grandine. Nel giorno di Sant'Elia si raccoglievano erbe medicinali, in particolare il basilico, che era lasciato poi ad asciugare nelle soffitte delle case. Le mele si portavano in chiesa perché si credeva che, se fossero state benedette, sarebbero diventate mele d’oro nel altro mondo.

Molti uomini romeni si chiamano Elia e celebrano in questo giorno la loro onomastica. Tuttavia, in tutta la Romania si organizzano fiere e nedei, cioè feste del villaggio; per la Moldavia, è famosa la fiera di Fălticeni organizzata per la prima volta nel 1814.

Bibliografia: Elena Niculiță-Voronca, Datinile și credințele poporului român, adunate și așezate în ordine mitologică, vol. I, Iași, Polirom, 1998, edizione online; http://www.crestinortodox.ro/.

Foto:www.calendar-rotodox.ro; cronicadefalticeni.com

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[1]Elena Niculiță-Voronca, Datinile și credințele poporului român, adunate și așezate în ordine mitologică, vol. I, Iași, Casa Editrice  Polirom, 1998, p. 252.

E.P.

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