Suo padre, Bogdan Petriceicu Hasdeu (una delle personalità maggiori della cultura romena), la idolatra ancora dalla nascita. La genialità di Iulia s’intravedeva già dall’infanzia. All'età di 2 anni conosceva già le lettere e imparare il francese ed a 2 anni e mezzo leggeva e recitava poesie. All’età di 4 anni sapeva scrivere ed a 5 anni componeva poesie. A 8 anni, a causa degli enormi progressi che ha fatto nei confronti dei suoi colleghi, gli è stato concesso di dare tutti gli esami della scuola primaria. Sapeva il francese e aveva della conoscenze di lingua inglese e tedesca.
A 11 anni ha finito il ginnasio, poi si laurea presso il Conservatorio ed a solo 16 anni è stata accettata a Sorbona, diventando così la prima donna dalla Romania che ha studiato in questa prestigiosa università. All'università riesce a impressionare i suoi insegnanti con le sue conoscenze, la sua intelligenza e creatività.
Oltre a tutto questo, Julia aveva una sensibilità speciale, che la traspone in abbondanza nella poesia, canto e pittura. Aveva una voce inquietante, da mezzosoprano.
A Parigi, continua le lezioni di canto e pittura. Studia tutto quello che potevo sulla lingua e la cultura francese e continua a scrivere poesia e prosa in francese. Comincia a preparare la sua tesi di dottorato su "La filosofia popolare romena: logica, psicologia, metafisica, etica e teodicea". E come poteva un bambino così divinamente dotato, di non porsi delle questioni esistenziali, filosofici, teologiche e spirituali.
Purtroppo il destino di questo genio si sarebbe franto molto presto attraverso la morte prematura. A 17 anni si è ammalata di tubercolosi e il 28 settembre 1888 Iulia si spegne a soli 19 anni, lasciando dietro di sé un'opera incompiuta. Suo padre è riuscito a raccogliere ed a pubblicare postumo due volumi di poesia e uno di prosa. Le case editrici Hachette e Socec hanno ospitato nel 1889 l’apparizione di tre volumi della collana Oeuvres posthumes.
Tra gli scritti di Iulia, accanto ad un diario vero, cosparsi tra i quaderni, i compiti di scuola, sui bordi dei fogli di poesia, sono stati trovati diversi appunti, che formavano un diario insolito.
Il diario dal futuro - un sogno di 100 anni vissuti anticipatamente
Il suo interesse per la metafisica e la spiritualità si scoprono soprattutto dopo la sua morte. Iulia ha vissuto due vite, trasposte nei due diari: uno reale e uno immaginario.
Nel diario immaginario, si svolge la sua vita anticipata, una vita che scorre fino al 1971. Non era una vita predetta o una vita vissuta, ma era una vita voluta, forse quello che doveva essere! Nella vita fittizia, lei era sposata con il principe Ferdinando, che è diventato re di Romania (in realtà è diventato re nel 1914). E poi descrive la vita trascorsa con Ferdinand nel Regno di Romania, dove per 100 anni regnò la pace e la prosperità. La storia va fino al 1971, quando Iulia-regina sarebbe morta all'età di 101 anni. Alla fine del diario, si trova la seguente nota: "La regina Iulia morì il 21 maggio del 1971, alle 11.20 di mattina, a 101 anni, 6 mesi e 6 giorni ...".
Nel diario vero e proprio, nell'ultimo appunto del settembre 1888 indirizzato a sua madre, lei prevede la sua morte: "Mamma, io vi lascio per sempre. Non vi vedrò mai più. Sotto un nome sconosciuto, mi guadagnerò l’esistenza. Raggiungerò senza l’aiuto di qualcuno, per conto mio, la gloria che ho sognato. "
Fonti:
http://www.formula-as.ro/2011/961/asul-de-inima-45/jurnalul-de-regina-al-iuliei-hasdeu-13523